lunedì 2 febbraio 2015

Mai toccare le spoglie di un martire! Vi costerà una Badia!




L’Abbazia dei Santi Severo e Martirio, comunemente denominata “la Badia”, si trova in prossimità di Orvieto. Venne costruita, alla fine del VI secolo, intorno alla primitiva Chiesa di San Silvestro per volontà della nobile longobarda Rotruda. La leggenda narra che, alla sua morte, il corpo di San Severo venne condotto a Orvieto e che Rotruda, intenzionata a impossessarsene, toccò il feretro. La sua mano vi rimase imprigionata e, per liberarla, dovette promettere la fondazione dell’abbazia e una degna sepoltura alle spoglie di San Severo Monaco, a cui vennero successivamente affiancate quelle del suo discepolo, San Martirio. Il riferimento è una data scolpita sul capitello a sinistra presso l’altare maggiore. 
Storicamente il complesso monastico, di origine alto medioevale (VII-VIII secolo), appartenne all’Ordine di San Benedetto fino al 1221, anno in cui i benedettini furono allontanati da Orvieto da papa Onorio III per essersi ribellati al vescovo della città. Dopo il 1226 nel complesso si insediarono i premostratensi. 
Furono loro ad aggiungere un grande refettorio, il chiostro e l’aula capitolare alla struttura originaria, che comprendeva la chiesa, la torre dodecagonale e il monastero, e a dare al complesso la struttura architettonica attuale, organizzata intorno a due diversi cortili.La contessa Matilde, che arricchì l’istituzione di beni e privilegi, fece costruire nel 1103 la torre campanaria poligonale alla quale, nel XIII secolo, fu aggiunto un secondo corpo posto sopra il livello delle finestre. Nel XV secolo papa Martino V sostituì i monaci premostratensi con gli olivetani.Successivamente, nel 1442, Eugenio IV concesse l’abbazia in commenda al cardinale Barbo.L’Abbazia è molto affascinante sia per la sua maestosità che per la bellezza delle sue architetture, nonchè la raffinatezza dei pavimenti cosmateschi di straordinaria fattura.Non lasciatevi stoppare dall'insegna che indica l'hotel e il ristorante: oggi trasformata in un'elegante struttura ricettiva di qualità, la Badia si può infatti visitare liberamente nella parte che non è stata adibita a servizi, che comprende l'antica torre e diverse evidenze dell'antico complesso medievale.



2 commenti:

  1. Oddio! ci sono passato mille volte accanto e non mi sono mai fermato a guardare una tale bellezza!

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  2. prenota il pranzo...ci si mangia anche bene...

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